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Vangeli delle Domeniche

Opere Complete, vol. 15

L’esito finale del Regno di Dio, ch’è offerto ad ogni uomo, dipende dalle disposizioni interiori di ciascuno. In parole più esplicite: la nostra salvezza dipende dall’uso della nostra libertà. A questo modo la libertà di scelta si presenta come la qualità più intima e costitutiva della nostra individualità rispetto al supremo interrogativo: Potrò io salvarmi? Il Cristianesimo mentre ha affermato l’assoluta onnipotenza di Dio creatore, ha rivelato insieme all’uomo la sua infinita dignità di essere libero, capace di scegliere il proprio destino. (…) Il Cristianesimo ch’è la religione compiuta e rivelata per eccellenza, la religione quindi della suprema autorità di Dio che si è manifestato all’uomo nel tempo, è insieme la religione della suprema libertà.

Cornelio Fabro

Avvertenze riguardanti il volume

«Se vi capita di ascoltare la Messa di mezzogiorno nella chiesa di S. Croce al Flaminio, e la relativa predica, fate caso al sacerdote sul pulpito. Ha una voce tranquilla e riposante, non alza mai il tono, non fa gesti nervosi. E in più, vi pone dinanzi gli episodi del Vangelo e le verità della Fede con una tale semplicità che a tutto penserete fuorché egli sia un filosofo. Capitò anche a me sette o otto anni fa […]. Quello che sulle prime mi meravigliò fu il tono colloquiale, confidenziale, che il predicatore usava. Le parole erano piane, il pensiero lineare senza sbavature e ghirigori. Andava dritto al nòcciolo della questione conducendo per mano l’ascoltatore, cercando più di convincerlo che di commuoverlo, più di farlo aderire al discorso intellettualmente che per vie sentimentali. Sto parlando di Padre Cornelio Fabro il quale, al sentirlo appunto una domenica mattina, fa pensare piuttosto a un sacerdote, non dico digiuno di dottrina ma non certo colto e dotto qual egli invece è. La sola cosa che si nota è la sua pietà, il suo calore umano, una viva comprensione che rendono quelle prediche profonde e interessantissime senza averne l’aria. E questo è un segreto che solo pochi conoscono»[1].

* * *

Vangeli delle Domeniche è frutto di una serie di omelie predicate da Fabro alla Radio italiana (Programma nazionale) negli anni 1954-1955. Il volume, che vide la luce per la prima volta nel 1959, si presenta privo di note, tuttavia, prende la maggior parte delle citazioni e degli accenni, argomentativi o esplicativi, dalla Sacra Scrittura, particolarmente dai Vangeli, e dalla letteratura agiografica.

Per la nostra edizione abbiamo seguito quell’unica edizione pubblicata da Fabro, conservandone sia il modo in cui l’Autore cita la Sacra Scrittura, sia lo stile e la grafia del tempo, anche se oggi alcune parole hanno una forma leggermente diversa.

Abbiamo inserito, infine, oltre alle note al testo, tre tabelle complementari che contengono i brani dei Vangeli che si leggono in questo volume e la loro disposizione nell’attuale Ciclo di Letture.

* * *

Con la lettura di Vangeli delle Domeniche si intuisce la profonda conoscenza non soltanto intellettuale, ma soprattutto esperienziale, che Fabro ha sia di Cristo, sia dell’uomo e, dall’inizio alla fine del volume, si avverte una continua «tensione» tra Dio e l’uomo, tra grazia e libertà.

«Dio rispetta nell’uomo la libertà e vuole che la fede sia una scelta consapevole del rischio assoluto ch’è il credere e del fondamento che lo sostenta [...] perché il credere è l’atto fondamentale della vita cristiana: col credere, con l’atto di fede, l’uomo sceglie con piena libertà il Regno di Dio».

Sr. María de La Salette Casariego, SSVM
10 dicembre 2010

 

[1] C. Napoli, «Cornelio Fabro vi fa dimenticare ch’è un filosofo», in L’Osservatore della Domenica, 20 maggio 1962, 3.