Nella Basilica costruita nel 1913 per volere di papa Pio X nelle vicinanze del Ponte Milvio per ricordare il XVI centenario dell'Editto di Milano (313), luogo dove, secondo la tradizione, l’imperatore Costantino I fece suonare le trombe per annunciare alla città la fine delle ostilità contro i cristiani, Fabro visse ed esercitò il suo ministero sacerdotale per circa 50 anni. Ancora chierico si trasferisce a Santa Croce, destinato come organista della chiesa durante l’anno 1934, essendo parroco don Emilio Recchia. Dieci anni più tardi ritorna come Superiore della Comunità, incarico dal quale viene sollevato dopo tre anni per poter dedicarsi alle attività intellettuali e docenti. Conserva durante tutta la sua vita il prezioso appuntamento della santa Messa domenicale del mezzogiorno nonché le confessioni e alcune attività nell’oratorio. Resta a Roma anche durante la sua ultima infermità, dopo aver espresso il desiderio di morire a Roma, terra venerata perché bagnata dal sangue di tanti martiri; la sua salma riposa al Cimitero del Verano.
Memorial site
Santa Croce in Via Flaminia