Bicentenario della nascita di Søren Kierkegaard
I giorni 4 e 5 maggio ricorrono rispettivamente gli anniversari della morte di Cornelio Fabro (1995) e della nascita di Søren Kierkegaard (1813). Il nostro omaggio a questi due grandi pensatori che si sono sacrificati senza riserve per aiutare l’uomo a fondare se stesso nel rapporto all’Assoluto: un Singolo di fronte a Dio e di fronte a Cristo.
«Posso e devo dire che il mio incontro con Kierkegaard è stato decisivo, non meno di quello con S. Tommaso, Kant, Hegel, Marx... sia per afferrare l’unità sotterranea del pensiero filosofico nelle varie epoche di cultura, sia per cercare dall’interno la radice o le radici del suo polimorfismo, del suo alzarsi e abbassarsi... nei vari secoli. E come la metafisica di Tommaso mi ha liberato per sempre dai formalismi e dalle vuotaggini delle controversie scolastiche, così l’esistenzialismo cristiano di Kierkegaard mi ha liberato dal complesso d’inferiorità verso il pensiero o, più esattamente, verso la baraonda dei sistemi a getto continuo della filosofia moderna e contemporanea, rivelandomi il loro sottofondo antiumano prima che anticristiano» (C. Fabro, Appunti di un itinerario).
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